I tre laghi principali della Tuscia (Bolsena, Vico e Bracciano) sono tutti derivati da un'attività vulcanica che è cominciata 800.000 anni fa con il vulcano Sabatino (ora lago di Bracciano) che sommerse di lava e colate piroclastiche la regione che va dall'attuale Roma fino a poco prima del Vico (ancora non formato).
Si successero eruzioni del Vulsino (attuale Bolsena) e più a sud dell'Albano (oggi lago Albano), cominciate circa 200.000 anni dopo il Sabatino; 420.000 anni fa venne il momento del Vico.
Questi edifici vulcanici hanno ognuno la propria storia, hanno eruttato da bocche diverse, formato caldere, duomi e coni di scorie. L'attività vulcanica dei tre vulcani della Tuscia si estinse circa 40.000 anni fa.
Nella prima foto il lago di Bracciano, con il piccolo lago di Martignano, anche esso di origine vulcanica (creato da uno sprofondamento del cono sabatino circa 130.000 anni fa): si nota la tipica forma rotonda dei laghi vulcanici, i bordi sollevati rispetto al piano del lago (i detriti depositatisi ai bordi della caldera) e l'assenza di importanti fiumi immissari ed emissari. In realtà il lago di Bracciano ne possiede uno, il torrente Arrone, un piccolo emissario che sfocia vicino a Fregene.
La seconda foto mostra il lago di Vico: qui l'acqua non occupa tutto il territorio sprofondato della caldera, ma non per motivazioni naturali bensì artificiali: gli etruschi costruirono un tunnel che attraversò il crinale laterale permettendo l'approvvigionamento idrico della civiltà. Il lago precedentemente doveva essere quindi esteso in tutta la depressione vulcanica, dato che questa opera ingegneristica causò un ingente abbassamento del livello dell'acqua, creando anche molte terre fertili a nord (nella foto, tutta l'area settentrionale compresa entro il bordo verde scuro che rappresenta il crinale): molto probabilmente il monte Venere, che nella foto è la macchia scura sullo sfondo chiaro delle terre fertili settentrionali, doveva essere un'isola quando il lago era al massimo dell'estensione. E' uno dei laghi più alti dell'Italia, con i suoi 507 m s.l.m. Intorno al lago si alzano i monti Cimini, anche loro geologicamente molto vari. Il lago di Vico è quello di cui possiedo più informazioni e che ho personalmente esplorato: il mio paese, Vetralla, sorge immediatamente a ovest di esso.
Nell'ultima foto il lago di Bolsena, il più grande dei laghi laziali e addirittura il più grande lago vulcanico d'Europa, che possiede anche due piccole isole, la Bisentina e la Martana. E' circondato a nord dai monti Vulsini, residui della caldera del vulcano omonimo (la quale ospitava ben 7 bocche), ha sabbia nera come gli altri laghi (di chiara provenienza vulcanica) e ha un emissario: il Marta, che sfocia poco sopra Tarquinia, di cui parlo nella sezione "fossili" per l'importanza delle calcareniti plioceniche.