Le Limidae sono conchiglie bivalvi simili ai Pectinidae, con i quali condividono le orecchie, la forma e lo stile di vita. Per riconoscere un Limidae da un Pectinidae si controlla la forma, che non è simmetrica nei Limidae (nemmeno alcuni Pectinidae lo sono, ma molto meno di questa famiglia) e le orecchie, molto particolari. Sono abitanti di fondi rocciosi, ai quali si fissano con il bisso e catturano il nutrimento con i loro bellissimi e vistosi tentacoli.
Riconoscere le conchiglie del genere Lima (quello più diffuso a livello fossilifero) bisogna tener conto della forma e di quanto sono inclinate rispetto l'asse dell'umbone le valve; ci sono poi la scultura e la forma delle orecchie. Per ora ne ho trovati solo alcuni esemplari a Sant'Agostino (Civitavecchia).
Lima lima è un bivalve dall'aspetto caratteristico, simile ai pettini ma con certi tratti che lo distinguono da loro. Ho trovato esemplari di L. lima a Bagni di Sant'Agostino, nel calcare a pochi metri dalla costa, associato ad altri molluschi come Astrea rugosa, Columbella rustica, Conus...
La conchiglia si presenta allungata e piatta, ornata da costole regolari e che si ispessiscono nell'ultimo tratto; sono spesso spinose in corrispondenza del margine ventrale. L'umbone è piccolo e a punta, ed è compreso tra due orecchiette triangolari anche loro piccole, strette ed allungate. La forma è il carattere più importante: è sbilenca, cioè con la valva che pende verso un lato, ma non così tanto come le altre specie della famiglia con le quali è possibile confonderla.
Mi sento sicuro della classificazione di questi esemplari: ci sono altre specie segnalate di Lima, che tuttavia non corrispondono alla descrizione dei miei esemplari: L. tubercolata (o L. exilis), troppo tozza e sbilenca; L. hians, anche lei troppo sbilenca e più esile (i miei esemplari sembrano più aperti a ventaglio).
Si confonde inoltre con i pettini: una volta fatto l'occhio si capisce subito se si ha davanti una Lima o un Pecten, la Lima è palesemente "storta", asimmetrica, sbilenca rispetto ai regolari pettini e inoltre non sono molto aperte ma strette (hanno un'apertura meno ampia).
Specie tutt'ora vivente nel Mediterraneo e comune da ritrovare.