Gli Echinodermi sono un phylum che comprende stelle di mare, ricci, oloturie, ofiure e crinoidi; sono, secondo me, il Phylum più frequente nei depositi fossiliferi della Tuscia dopo i Molluschi.
Sono relativamente facili da riconoscere almeno dagli altri Phylum; tuttavia identificare le singole famiglie è più complicato, e il materiale sul web è limitato e spesso contraddittorio. Ho trovato qui nella Tuscia vari ricci di mare (classe Echinoidea), tra regolari e irregolari, ma non sempre sono riuscito a capire di che specie si tratta o addirittura il genere.
A Tarquinia ho trovato molti esemplari in un unico punto: si tratta di un calcare sabbioso molto simile a quello descritto nella sezione "Il bosco di Tarquinia", che chiamo "calcari sabbiosi a Flabellipecten"; in queste sabbie sono immersi piccoli ricci regolari delle dimensioni di 1-2 centimetri, altri irregolari (Spatangidae) e altri ancora regolari simili agli attuali ricci mediterranei Paracentrotus e Arbacia. In alcuni esemplari sono addirittura conservate le spine, appiattite ai gusci, che sono per la maggior parte frammentari e sezionati.
Questo fossile di riccio regolare è stato trovato in una parete calcarenitica poco fuori Tarquinia, in località Pisciarello, un tempo cava ed oggi discarica.
Quello che mi ha attratto di quest'esemplare è la grande somiglianza con l'attuale Paracentrotus lividus: il testo infatti sembra combaciare, essendo formato da file di tubercoli rotondi alternate ad altre di "perline" molto più fini. Confrontandolo invece con Arbacia lixula appare molto diverso; tuttavia non so se queste specie sono esistite nel Pliocene, magari questo è il fossile di qualche loro antenato. Questa classificazione è quindi da intendersi come confronto.
Questo piccolo esemplare (circa 6-7 mm) è stato trovato in un affioramento di sabbie gialle a letto delle calcareniti, a Tarqunia, molto incoerenti e fini, quasi arenacee, che fanno pensare a un grande litorale sabbioso pliocenico. Questo affioramento contiene il resto degli esemplari trattati in questa pagina, tranne il primo già descritto.
Ha una forma rotonda-ovale, e le macchiette scure sulla superficie inferiore sono due fori, quello anale e quello orale, anche se essendo ostruiti non si vedono. In foto non è nemmeno visibile il disegno a forma di stella che possiede sul dorso: purtroppo l'obiettivo che possiedo non è adatto a campioni così piccoli e i dettagli sono confusi. Tuttavia sono abbastanza sicuro di questa identificazione; questa specie è attualmente presente nel Mediterraneo ed è comune, forse le specie antenate del Pliocene erano diverse e avevano altri nomi.
Fa parte dei ricci irregolari: vive infossato nella sabbia, ha aculei morbidi e ha una simmetria bilaterale.
Questi frammenti di echinodermi sono stati trovati nello stesso affioramento di sabbie gialle a Tarquinia; purtroppo il basso grado di coesione non ha permesso ai gusci dei ricci di conservarsi integralmente, infatti si sono spezzati e al momento dell'estrazione si sono dispersi o peggio polverizzati. L'unico pezzo "accettabile" è quello dell'immagine principale, appartenente a un riccio Irregularia ma che ancora non ha nome; è stato anche esso raccolto frammentato, dopodichè ho ricomposto i cinque pezzi che sono riuscito ad estrarre.
Dal pattern dei gusci penso che le specie visualizzate nelle immagini siano due o al massimo tre; ovviamente non posso averne la certezza trattandosi di piccoli frammenti.