Le Astartidae sono bivalvi di dimensioni da minuscole a medie, di forma triangolare più o meno smussata con un apice sporgente, ornate generalmente da sole coste concentriche o lisce; spesso hanno una dentellatura sul bordo interno della valva. Sono comuni nel Mediterraneo odierno, negli ambienti sabbiosi, dove sono presenti ad oggi 7 specie, la più comune e riconoscibile delle quali è Astarte fusca (descritta anche in "fossili da altre parti d'Italia").
A livello fossilifero non sono rare: nelle argille azzurre plioceniche sono comuni, così come nei sedimenti poco coesi che permettono una conservazione ottimale dei gusci: infatti le conchiglie di questa famiglia, come la maggior parte dei bivalvi, sono molto fragili. Nella Tuscia ho trovato questi molluschi per ora solo nei calcari di Sant'Agostino, con Goodallia macandrewi come unica specie, tra l'altro microscopica.
Questa microscopica conchiglia (circa 2 mm, purtroppo la foto è la migliore scattabile coi mezzi che possiedo) ha una forma triangolare sbilenca, con un umbone molto slanciato e sporgente, appuntito, che fa risaltare la forma triangoloide del mollusco. Il margine ventrale è dolcemente ricurvo, e possiede una fine dentellatura che nell'esemplare in foto non è visibile, probabilmente perchè il profilo è eroso. La cerniera è eterodonte. Equivalve ma inequilaterale: l'umbone non è centrato, e il lobo anteriore è più sporgente e sviluppato del posteriore. Il colore è bianco, sia negli esemplari moderni che nei fossili. La decorazione è costituita puramente da fini linee concentriche di accrescimento; presenta lunula e scutello.
Ho trovato questo esemplare nei calcari di Sant'Agostino: qui le rocce hanno "fotografato" e immobilizzato una fauna molto simile (direi pressochè uguale) a quella che costituisce il Mediterraneo moderno, in virtù della loro giovanissima età (meno di 200.000 anni).
Ecco un LINK dove si discute di nuove specie del genere Goodallia, con tanto di descrizione particolareggiata di questa specie e fotografie al SEM.