Questa famiglia raggruppa gasteropodi dalle dimensioni medio-grandi, fittamente decorati e muricati, con un sifone spesso molto allungato. Assomigliano un po a certe Muricidae per la loro scultura e dimensione: ad esempio la specie Tudicla rusticula, tipica del Miocene francese, viene spesso indicata sul web come membro di questa famiglia. Le Turbinellidae sono spesso grandi, spesse e spinose; alcune specie presentano 3-5 denti columellari spirali mentre altre hanno un aspetto più regolare e un guscio più liscio, quasi buccinoide1.
Hanno un opercolo corneo e un grosso piede, caratteristico di tutte le specie della famiglia, con il quale vanno a caccia di vermi, molluschi o altri organismi invertebrati di cui si cibano. Vivono in acque tropicali, dalle più superficiali a profondità abbastanza elevate; il loro ambiente è il fondale sabbioso-roccioso, dove strisciano per cercare cibo.
Un sinonimo della famiglia è Xancidae. Su alcuni siti (come Fossilworks) si nota che il genere Tudicla viene inserito nella famiglia Vasidae, ma tuttavia WoRMS afferma che questo genere non è più accettato ed è stato accorpato alla famiglia Turbinellidae ed è considerato sinonimo.
Secondo Fossilworks questa famiglia è conosciuta dall'Ordoviciano: in un giacimento della Repubblica Ceca è stato trovato un esemplare classificato come Turbinella sp. risalente a questo periodo2. Testimonianze più recenti risalgono al Cretaceo dell'America settentrionale e della Russia; il periodo Terziario è quello che contiene più testimonianze fossili di questa famiglia.
Mollusco dalla forma quasi inconfondibile, si presenta con un profilo tozzo e allargato che poi sfocia in un lungo e stretto sifone. I giri globosi, cinque o sei, sono separati da suture non troppo profonde ma ben visibili e dall'andamento ondulante se viste da davanti alll'apice. Il profilo dei giri è piano, forse a volte leggermente concavo; la protoconca papillosa è ben sporgente. L'ultimo giro, rappresentante buona parte della lunghezza della conchiglia, è leggermente angoloso, quasi subcilindrico, e verso il basso forma un collo sinuoso formando una rientranza ben marcata che forma il sifone. La decorazione consiste in noduli assiali ben visibili e larghi, arrotondati e smussati, i quali sono ben definiti solo in prossimità dell'angolo del giro, mentre sul resto della superficie scompaiono; tutto il corpo è inoltre attraversato da linee di accrescimento ondulate e fini e fitte linee spirali, pressochè equidistanti, più visibili nei primi giri e che diventano più radi e forti nella parte inferiore dell'ultimo giro. L'apertura è squadrata, quasi trapezoidale, dal bordo relativamente fine e regolare: esso è disturbato solo dalle linee spirali che sfociano nel bordo del labbro. Il callo columellare è ridotto, non fogliaceo o sporgente, rigato superiormente dalle linee spirali che vi terminano.
Questo mollusco è particolarmente facile da riconoscere: la sua forma, la dimensione, il sifone ben allungato, la decorazione blanda e la protoconca papillosa rendono la distinzione con altre specie immediata. Forse gli esemplari giovanili potrebbero sembrare altri molluschi come Muricidae o Fusinidae, ma la loro "corona" di tubercoli sul bordo del giro toglie ogni dubbio.
E' tipica del Miocene francese, l'atlante la indica nel Burdigaliano, Langhiano e Tortoniano; inoltre è segnalata nel Miocene dell'Austria1.