Le Patelle sono comunissimi Gasteropodi che si ancorano agli scogli grazie al potente piede e si muovono di notte per brucare le alghe. Hanno una forma inconfondibile di una "collinetta" con apice abbastanza appuntito in alcune specie, in altre depresso. Si riconoscono abbastanza facilmente dalle altre famiglie, si potrebbero confondere con alcune Calyptraeidae ma da uno sguardo veloce alle foto si toglie subito ogni dubbio: queste ultime presentano una tasca interna.
Sono un po più complicate da riconoscere tra specie del genere Patella: si riconoscono dalla dimensione e costolature, mentre i colori sono molto variabili, apparte alcune strie caratteristiche di alcune specie.
Questa Patella è molto comune nel litorale maremmano. Si trova spessissimo attaccata agli scogli, viva, ma si ritrova anche abbandonata sulle spiagge sabbiose o rocciose in buono stato.
Questa patella si differenzia dalle altre (P. ferruginea, P. ulyssoponensis e P. rustica) per il disegno e la costolatura: questa specie presenta una piccola zona di diverso colore o decorazione in prossimità dell'apice, ha costole sia radiali che concentriche (più accentuate le prime) e il colore segue le radiali: più chiaro sulla cresta della costa con pezzi più scuri intorno. Non molto alta, arriva al massimo a 40 mm di dimensione.
Le patelle vivono ancorate agli scogli grazie al possente piede, da dove brucano le alghe di cui si nutrono attraverso la radula (un apparato boccale modificato per raschiare). Esse si spostano e si nutrono di notte, facendo al massimo un metro di distanza: quando sta tornando la luce, la patella segue lo stesso identico percorso e ritorna nel punto di partenza.
Non consiglio di staccarle vive dalla roccia perchè è un'impresa impossibile se non si ha un coltello; inoltre evitare di farlo se si ha davanti esemplari di dimensioni non eccezionali.
Commestibili: le Patelle sono usate per la preparazione di sughi di pesce o di ricette particolari, come gli spaghetti con patelle; qui dalle mie parti, d'estate, non è raro trovare "pescatori" che armati di coltello e nassa staccano questi molluschi dagli scogli, molti lo fanno per venderle, e spesso svuotano interi scogli.