I "mitili" o "cozze" sono molluschi edibili che tutti hanno visto almeno una volta in un piatto di spaghetti. Cucina a parte, questa famiglia raggruppa bivalvi sessili (viventi ancorati al substrato) di forma allungata, all'incirca come quella di un orecchia, che utilizzano un filamento organico detto "bisso" per ancorarsi sul fondo del mare. Formano colonie anche molto estese, è comunissimo recarsi in una spiaggia con poche rocce sommerse per scovare interi settori delle pietre ricoperti dalle cozze, insieme ad ostriche e alghe.
Ci sono 39 specie di Mytilidae nel Mediterraneo, comprendenti le famose cozze che tutti mangiamo (Mytilus galloprovincialis) e altri piccoli bivalvi che cozze non sembrano.
Tra di loro le specie si distinguono per la forma della conchiglia, del becco (parte terminale), della cerniera e dalle dimensioni.
Questo grosso mitilo è caratterizzato dall'avere una forma abbastanza slanciata, fitte e fini linee concentriche di accrescimento che ne ornano la superficie, uno strato di periostraco che resiste attaccato alla conchiglia anche dopo molto tempo, un interno bianco leggermente madreperlaceo e un colore esterno che va dal bruno rossiccio al verde smeraldo.
Vive ancorato alle rocce, assicurato dal forte bisso che il mollusco produce, nei mari del Mediterraneo ma anche in sud America, Africa e nord America. E' anche un'importante risorsa di cibo per l'uomo.
In particolare, vorrei segnalare le caratteristiche che permettono di distinguere il genere Perna dagli altri principali della famiglia allegando il link di un documento pdf che tratta appunto di uno studio su questo genere (in inglese): LINK
La cozza assolutamente più comune del Mediterraneo, ritrovabile in ogni litorale, sabbioso o roccioso, spiaggiata o vivente, in così grande quantità che ottenere esemplari perfetti è molto facile. Inutile citare il suo utilizzo in cucina e la sua frequenza negli allevamenti, che hanno portato in Italia numerosi esemplari provenienti da altri luoghi che incrociandosi con gli autoctoni hanno creato differenze sostanziali nella forma, spesso intermedie tra Mytilus galloprovincialis e Mytilus edilus.
La forma di questo bivalve è circa triangolare, o a "goccia", abbastanza variabile ma le differenze tra le specie prima citate sono da ricercare proprio nella forma: M. galloprovincialis ha il lato ventrale (margine anteriore) leggermente concavo e quello dorsale uniformemente arrotondato; tuttavia le forme atipiche mostrano margini ventrali piatti o convessi con solo una leggera concavità in presenza dell'umbone, e la loro forma è molto meno angolosa rispetto la forma tipica: questo può portare in errori di classificazione con il congenere Mytilus edilus. L'interno della conchiglia è madreperlaceo, di colore bianco bluastro, molto lucido, con le impronte muscolari spesso ben visibili.
L'esterno della conchiglia è solcato da fini linee concentriche di accrescimento, sopra le quali si estende un finissimo periostraco nero lucido. Il colore di questo mollusco è nero bluastro, ma alcuni esemplari si avvicinano al bruno scuro e possono avere anche deboli bande radiali più scure, simili a quelle di Mytilus edilus.
Questo mitilo è caratterizzato dalla forma slanciata, linee concentriche di accrescimento e periostraco bruno su tutto il guscio tranne che la parte apicale. Il genere Modiolus si distingue dagli altri della famiglia per una particolarità dell'umbone: esso non si trova all'apice di un angolo (dove c'è la curvatura maggiore) ma sul lato vicino, è quindi facilmente distinguibile dai Mytilus (che hanno l'umbone all'apice della conchiglia): la caratteristica è visibile in foto 2 della galleria.
Oltre a questo, la conchiglia è trapezoidale, allungata, con angoli abbastanza accentuati; il colore è bruno rossiccio più chiaro negli esemplari giovani. Interno della conchiglia madreperlaceo. Non sono presenti dentelli in prossimità della cerniera o sul bordo.
Abbastanza comune da ritrovare spiaggiato, spesso in buone condizioni data la relativa robustezza del guscio.
Piccolo bivalve dalla forma triangolare, abbastanza slanciato ed angoloso. Questo mollusco è ornato da linee concentriche di accrescimento e sottili disegni crenulati in rilievo, che differenziano questa specie dalla simile congenere M. minimus, e dalla quale si riconosce anche per lo slancio leggermente maggiore di quest'ultima. Ha un colore rosso bruno con sfumature arancioni e rosa. E' comune reperirla spiaggiata o nello stesso habitat degli altri mitili.