I pettini sono un incontro abbastanza frequente presso le spiagge sabbiose. E' una famiglia formata da molluschi inconfondibili, sono lo stereotipo dell'immagine della conchiglia e tutte quante le specie hanno una forma molto simile, infatti non è così semplice riconoscerle tra di loro.
Ho detto che questi animali sono molto dissimili da quelli di altre famiglie: si avvicinano di più ai Limidae e a grandi linee ai Spondylidae, ma hanno solo tratti in comune e dalla forma si distinguono comunque facilmente.
I pettini sono molluschi bivalvi formati da un corpo rotondo od ovale, solcato spessissimo da costole radiali o righette di accrescimento, con delle orecchie ai lati dell'umbone; sono poco gibbose o bombate e sono spesso fragili, dal guscio sottile.
Per distinguere tra di loro le specie della famiglia ci sono molti parametri da tenere da conto: la forma, le dimensioni, il numero di costole e il loro profilo e dimensioni, le orecchie (simmetriche o meno) e le loro decorazioni, la bombatura della conchiglia, l'uguaglianza tra le valve ecc. Il colore non è invece un carattere discriminante: alcune specie presentano centinaia di pattern differenti.
I Pectinidae sono comunissimi nel Mediterraneo così come in tutto il mondo: si trovano in quasi tutte le spiagge sabbiose, infatti molte specie sono nuotatrici e vivono nei fondali sabbiosi, mentre altre popolano quelli rocciosi, insediandosi in mezzo agli anfratti. Sono molto comuni anche in forma fossile: nel Pliocene della Tuscia sono pressochè onnipresenti: calcari sabbiosi, calcareniti, argille...
P. maximus è un grosso pettine abitante delle acque dell'oceano Atlantico, dalla costa inglese, francese e spagnola fino al mare di Alboran (Mediterraneo a sud della Spagna). E' molto affine dal mediterraneo P. jacobaeus, dal quale si distingue solo dal profilo delle coste che è smussato in P. maximus e rettangolare angoloso in P. jacobaeus. Alcuni studi a livello genetico e molecolare suggeriscono invece che la differenza tra le due specie non sia tale da separarle: si parla quindi, per questi studiosi, di forme o varietà che si sono adattate (o magari stanno evolvendo) diversamente perchè viventi in ambienti diversi. In effetti ci sono molti pettini che hanno tratti comuni a una o l'altra specie, e che non hanno le sezioni delle costole perfettamente rettangolari o del tutto arrotondate.
Questo mollusco è caratterizzato da una forma rotonda solcata da grosse costole radiali a sezione rettangolare smussata o ondulata, arrotondata, le quali sono solcate a loro volta da una miriade di piccole righe radiali. Le orecchie sono abbastanza estese, presentano anche loro righe radiali. L'umbone è massiccio e corto. L'interno della conchiglia ricalca le costole esterne ma con bordi molto più netti e spigolosi (vedi foto in galleria). Il legamento è, come gli altri pettinidi, formato da un'area triangolare sede del cordone elastico con solchi laterali.
Come le altre conchiglie del genere Pecten, P. maximus ha una conchiglia inequivalve: la valva superiore è bombata e convessa, mentre quella inferiore è piatta o leggermente convessa. Questo è anche un modo di riconoscere il genere dagli altri della famiglia.
E' conosciuto commercialmente come "capasanta", servito nei ristoranti e venduto nei mercati ittici.
LINK allo studio genetico-molecolare citato all'inizio.